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Velenero & la politica (3)

17 Marzo 2006 - Author: velenero - 6 commenti
dcConcludo con questo post il discorso sulla politica… tranquilli, non toccherò più largomento per un bel po di tempo…

Quando scoppiò Tangentopoli, si scoprì che i socialisti ed i democristiani erano ladri; levidenza non poteva essere negata, così questi due partiti erano destinati a sparire… si prospettava uno splendido avvenire per lItalia… lemersione di nuove forze politiche… lidea di una Seconda Repubblica… un sistema elettorale maggioritario, che avrebbe dovuto garantire la governabilità…

…cosè successo però nella realtà?

Un intimo amico dei socialisti ha fondato un partito ed è diventato il leader della coalizione di destra;
I post-comunisti si comportano come socialisti europei quando sono a Bruxelles, ma sul territorio nazionale sperano di diventare la nuova D.C.;
Un ex democristiano diventa leader della coalizione di sinistra, senza nemmeno aver bisogno di fondare un partito;
La D.C., esplosa in tanti piccoli partitelli, riesce ad insinuarsi nei due nuovi schieramenti di destra e di sinistra.

Questultima cosa è la più preoccupante… mi è capitato di parlare con diverse persone che, a seconda delle loro idee politiche, pensavano che la parte buona della D.C. fosse confluita nella coalizione per la quale votavano, mentre la feccia fosse andata nella coalizione opposta…

“Io sono di sinistra… so con sicurezza che i democristiani buoni sono dentro lUlivo, mentre quelli ladri sono andati nel Polo…” (questa frase ha il medesimo valore sostituendo “sinistra” con “destra” e invertendo la disposizione delle parole “Ulivo” e “Polo”).

Ho un paio di domande da fare:

I democristiani buoni esistono davvero?
E, ammesso che esistano, siamo sicuri che siano tutti confluiti nel nostro schieramento del cuore?
Non è forse più probabile che siano un po di qua e un po di là?

Ultima e più importante domanda:

“Cosa cazzo è cambiato rispetto agli anni 60, quando il dirigente diceva che la D.C., in quanto partito moderato, doveva stare sempre al governo…?”

Se vince il Polo ci saranno ministri democristiani, se vince lUlivo ci saranno ministri democristiani.

Quando ho preso coscienza di questa cosa che sta sotto gli occhi di tutti, ma che nessuno sembra notare, sono arrivato alla conclusione che quella che si fa in Italia non è politica e che quindi non vale la pena di parlarne.

Concludo questo delirio sulla politica con due piccole osservazioni sulla stampa italiana…

Indro Montanelli era un grandissimo uomo di destra, un liberista… ho sempre nutrito unenorme stima per lui grazie alla sua statura morale, nonostante mi trovassi di rado daccordo con ciò che diceva.

Marco Travaglio è un giornalista che si è formato alla scuola di Montanelli… anche lui, quindi, è incanalato verso il liberismo.

Non è grottesco che un giornalista di destra sia costretto a scrivere sullUnità, perché i politici di destra lo odiano?

Perché ottimi giornalisti (Luca Sofri in testa) nobilitano un giornalaccio come il Foglio?

Categories: civitas

Discussion (6 commenti)

  1. VELE,d’accordo su quasi tutto,DC e Travaglio compresi.MA.Fidati.Il Foglio non è un giornalaccio.E te lo dice uno che vota a sinistra e non ne fa mistero.Ferrara ha idee che io 99 volte su 100 non condivido,ma è comunque un giornalista con le contropalle fumanti.Questo giusto per citarti il direttore.Parlare e capirci qualcosa di politica è anche e soprattutto leggere,capire ed informarsi su cosa pensi la tua “controparte”.E non ti sto dicendo che dovresti leggere Libero o Il Giornale,che pure è stato fondato da Montanelli….

  2. @JD: concordo sulla preparazione di Ferrara (quando vuole sa fare un gran giornalismo), ma penso che quanto c’è di buono nel Foglio è proprio il contributo di Sofri & co. e allora mi chiedo: “Perché proprio lì e non da un’altra parte?”

  3. Credo che ci siano democristiani buoni sia da una parte che dall’altra. Non mi piace mai fare di tutt’erba un fascio.Sofri scriverà sul Foglio perché glielo avranno offerto. Spesso mi facevo domande ingenue su questo argomento: come mai questo scrive qua e non là? Ricordiamoci che sono pochi i giornalisti che scrivono gratis. Personalmente, se ne avessi la capacità e mi pagassero, scriverei sul Riformista e sul Foglio, per dire.Il punto è questo: sui soldi non ci sputa nessuno.Travaglio sarà milionario e per lui il discorso è diverso, ma fa parte della mia mente contorta e non riuscirei a spiegartelo neppure se scrivessi tutta la notte 🙂

  4. @Ed: ennò! adesso mi hai incuriosito…!P.S.Cambiato nome utente?

  5. la cosa che più dispiace riguardo al foglio è che un giornale così ganzo graficamente ospiti spesso delle stronzate.

  6. @diderot: ti ho mai detto che hai classe anche quando commenti i post altrui? 🙂

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