Perle da “effetto party”
8 Maggio 2006 - Author: velenero - 5 commentiDurante una conversazione, per quanto ci si possa sforzare di dedicare il 100% della ricettività a ciò che dice il nostro interlocutore, avremo sempre coscienza di ciò che ci succede intorno (voci, rumori, movimenti), ripartendo la nostra attenzione tra la conversazione che stiamo sostenendo (75%) e tutto il resto (25%).
Questo fenomeno prende il nome di "effetto party": quando si è ad una festa e si chiacchiera con qualcuno, si riesce comunque a sentire stralci di discorsi fatti da altri…
Queste sono le perle che ho captato ad una festa qualche tempo fa:
Lei si avvicina a lui, con un modo di fare che sembra dire "Mio dio, quanto sei bello… perché devi essere così irrimendiabilmente frocio?"
Lei: Ciao D.! Ma quanto sei abbronzato….!
Lui: Ah tesoro, non me ne parlare… ho dovuto fare tre "lettini" perché tutti continuavano a ripetermi che avevo la faccia verde…
Altra perla:
Lui e lei, si conoscono da un po ma non sono in confidenza; lei parla di che grossa responsabilità sia avere un bambino per una donna che lavora…
Lui ci pensa un attimo e, con incredibile dolcezza, le dice: …e io e te quandè che lo facciamo un bambino?
Se si riuscisse ad amministrare meglio quel 25% di attenzione, mi risparmierei di sentire certe cagate e, forse, il mondo sarebbe migliore…
Categories: jungate
Discussion (5 commenti)
Però avresti meno “materiale” per scrivere post…;-)
quello più che “effetto party” è “effetto hollywood party”…
@diderot: LOL!
A me capita sempre più spesso di voler catalizzare tutta la mia attenzione verso le esilaranti conversazioni altrui, in modo da far confluire il 75% delle cazzate che il mio interlcoture mi sta propinando, sotto l’etichetta “rumore di fondo…”
@puket: sai che l’idea non è male? 🙂