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Up Patriots to Arms!

19 Aprile 2007 - Author: velenero - 25 commenti

Dopo il fattaccio del Virginia Tech, com’era prevedibile, si parla di armi.

Sentire la solita solfa degli Stati Uniti che sono un paese malato, che sono rimasti ai tempi del far west, che sono tutti psicopatici e bla bla bla… qualunquismo a quintali, opinioni preconfezionate con cui riempire la pausa pranzo insieme ai colleghi.

A me incuriosisce molto di più sentire il parere di chi, su questo argomento, ha posizioni diametralmente opposte alle mie: Robinik e Libertarian.

Tra i commenti del post di quest’ultimo, c’era il suo, che, dal mio punto di vista, sembrava scritto secondo il buon senso e la ragionevolezza.

E’ sensato e ragionevole tenere i bambini lontani dalle armi giocattolo (che poi, a pensarci bene, “arma giocattolo” è un ossimoro)… però, mentre leggo, mi torna alla mente un episodio della mia infanzia.

Avrò avuto 6 anni, quando un giorno mio padre mi regalò non una pistola, non un fucile, ma un mitra giocattolo: un M16 a grandezza naturale!

M16

Se penso a questa cosa col senno di poi (ovvero da adulto obiettore di coscienza, pacifista, socialisteggiante) mi rendo conto che mio padre faccia la figura del militante di Forza Nuova, il quale comincia ad indottrinare la sua creaturina circa la lotta e la vittoria.

Mio padre è un ex democristiano che si è buttato a sinistra…

Detto ciò, mi chiedo se tenere i bambini lontani dalle armi giocattolo serva davvero a qualcosa; tanto più che io il mio mitra non lo vedevo neppure come un’arma, non ho mai giocato ad uccidere nessuno… ciò che mi attraeva era il rumore… quel tatatatatatà di morandiana memoria.

Update: ho letto questo post a mia madre, che aveva totalmente rimosso la storia del mitra.

Ha commentato dicendo che mio padre è uno squlibrato a fare regali del genere ad un bambino di 6 anni… e che l’unico motivo per cui io non sia poi diventato un estremista di destra o un serial killer è perché, come in tutte le mie cose, ho voluto fare il bastian contrario a tutti i costi. Cuore di mamma!

Categories: civitas, il senno di poi

Discussion (25 commenti)

  1. by babelez

    per quanto mi riguarda io vendo un carro armato usato come nuovo e col consenso dei gunownersofamerica!

  2. Il vero pericolo non sono tanto le armi giocattolo ma la TV. Quelli della strage della Columbine High School si sono ispirati a non so quale film.
    La colpa è sempre dello Stato e sopratutto delle famiglie che hanno in casa degli psicopatici e non se ne accorgono.

  3. io non lo so se serve a qualcosa, ma mi fa sentire molto meglio. copio incollo la risposta Wellington che ho fatto da Libertarian

    Io non lo so se l’educazione che sto dando a mio figlio lo porterà ad odiarmi o a fare l’opposto di quanto gli insegno, come qualche volta succede, ma per ora mi funziona bene il solito vecchio adagio “mi sto mettendo la coscienza a posto”… cioè, prima che lui sia considerato dalla società – e soprattutto dalla sua famiglia – uno che può prendere decisioni per se stesso, decidiamo noi per lui. OK non è molto libertario, ma insieme al No Gun, sto cercando di spiegarli, fino alla nausea, qual è la mia posizione, non nascondendogli le altre. Credo che sia l’atteggiamento meno ideologico possibile, almeno fino a che la sua coscienza non maturi.

  4. by Dblk

    Mah, essenzialmente anche io sono cresciuto così. Chi in fondo da piccolo non giocava a fare la guerra anche solo con le dita delle mani? Il fatto è che poi sono diventato tutt’altro. Davvero, secondo me molto dipende dalla famiglia in cui si cresce.
    Luce nella rete -> il film è natural born killers, di oliver stone. Ciao, Dblk

  5. by Spora

    la guerra c’è, è una realtà.

    Dubito che tenere i bambini chiusi in una campana di vetro a giocare coi teletubbies possa dissuaderli dal diventare dei cretini.

    Tanto vale insegnare, coL calibro giusto, le cose come stanno.

  6. @ Spora: col calibro giusto intendi 38 special o 44 magnum…

    Io poi la devo capì sta cosa che se uno non fa usare armi come pistole o fucili a suo figlio lo tiene automaticamente sotto la “CAMPANA DI VETRO”.

    Che sei una di quelle che appena il figlio andrà alle elementari comprerà il cellulare al piccolo… perché tanto ce l’hanno tutti, lo faccio “UN DISATATTATO”?

    Bah.

  7. by Robinik

    Ringraziandoti per la fiducia/stima ti dico la mia.

    Bisogna porsi una prima domanda: Fatto certo che quello era un folle squilibrato se non fosse possibile acquistare armi “liberamente” negli US la strage non ci sarebbe stata?

    E poi una seconda:Siamo cresciuti in un paese ed in un continente dove la cultura di base ci fa sempre pensare che centralizzando le decisioni verso un’entità Stato che appare come fisicamente reale si possa risolvere tutto. Nella realtà dei fatti però lo stato è una convenzione organizzativa che “accettiamo” per convivere. Noi accettiamo come dato di fatto (perchè siamo culturalmente abituati) che questo stato in forma coercitiva ci privi della libertà di difenderci facendo un prelievo forzato sui nostri guadagni in cambio di una protezione “garantita”. Questa protezione c’è?
    Come mai in Italia le case hanno muraglie, cancelli, scritte on “Attenti al cane” e negli US c’è il giardino al quale si può accedere liberamente?

    Una terza infine: Come mai la cultura “di sinistra” si straccia le vesti in continuazione per una marea di presunti diritti (al lavoro, allo stipendio, alla morte, all’aborto, al matrimonio omo, alla liberalizzazione delle droghe) e considera invece tabù altri diritti come la libertà di disporre del proprio reddito, di scegliere quale assistenza sanitaria si vuole e se la si vuole o il diritto a difendersi?

    Scusa per la lunghezza e ti consiglio infine il paper di Carlo Stagnaro linkato in fondo al mio post.

    Ciao!!!!!!!!

  8. by Robinik

    @ Cape

    Centri un tema che è quello dell’educazione e della cultra. Io ho lavorato anni in discoteca. C’erano tonnellate di cocaina sebbene in italia sia vietata. Non ho mai sentito il desiderio di provarla e non ne ho fatto uso ma a proteggermi non è stata le proibizione al vendere droga.

    In realtà però il tema è un altro e se non si capisce secondo quali presupposti negli US si possano acquistare armi si rischia di fare confusione come tutte le volte in cui si vuole capire gli US con la testa EU 😉

  9. by velenero

    @Robinik: è sempre un piacere vederti passare di qua!

    Alla prima domanda ti rispondo con un deciso “NO”, perché sicuramente il tizio avrebbe trovato un altro modo (mercato nero) per procurarsi le pistole… ma ti rigiro la stessa domanda vista da un altro punto di vista:

    Com’è che, nonostante negli US si possa comprare le armi liberamente, la strage è avvenuta lo stesso…?

    Perché gli studenti non hanno messo mano alla loro pistola per difendersi?

  10. by Spora

    Mai e poi mai!
    Forse non mi conosci, tutto qua, avrei dovuto esternarmi di +.

    la battuta del calibro non è male…

    Non parlo della campana in quel senso, ma è più generale.

    Sono la prima a non amare le armi ed a non avere la TV, non ne ho da 9 anni.
    Ma sono scelte che ho fatto da grande, dopo che sono cresciuta con la TV e coi soldatini e gli indiani.

    La campana di vetro, l’isolare un figliolo dall’evidenza del mondo vero non fa che rafforzare la sua debolezza di fronte allo stesso. Come fai a mandare una persona in giro per il mondo senza dargli gli elementi per capirlo? Insegnare la libertà ell’indipendenza è anche darti gli elementi per giudicare da solo.

    Quindi si ad un po’ di TV, si ad un po’ di armi-giocattolo (a controcuore, ti giuro), ma in modo pedagogico, ecco il “calibro” giusto.
    Perché fuori casa, a scuola, dappertutto tutti guardano la TV e tutti vedono la guerra e le armi.

    La prima regola è l’informazione. Se conosci: eviti, impari, ti fai una coscienza.

    Certo entro certi limiti di decenza. Il cellulare ai bambini no, non esageriamo.

    Spero esser stata chiara, è un argomento spinoso e si presta bene a malinterpretazioni.

  11. @ Velenero: gliel’hai tirata facile l’ultima domanda.
    Prevedo la risposta: era un college gun free.

    @ Robinik: la tu prima domanda e la risposta di Velenero non sono sinceramente pertinenti. Siamo nell’ambito della fede e siamo tutti e tre atei/agnostici.

    Io lo capisco il tema USA del perchè si possono avere armi, non ho difficoltà culturali. In USA ci sono stato abbastanza per capirlo. Però…. però va normato in qualche modo l’aberrazione verso le fasce deboli e l’accesso attitudinale.

  12. @ spora: ok, fair play.

    Ma io infatti tento sempre di spiegare il perché di una mia scelta in sua vece (6 anni).
    purtroppo siamo circondati dagenitori che danno il cellulare a 12 anni…

  13. by Robinik

    @ Velenero:

    Piacere ovviamente mio. La risposta alla tua domanda:
    Gli studenti non hanno messo mano alla loro pistola perchè nei college è vietato girare armati. Prova nei sia che i più focosi sostenitori del gun-free dicono che se i ragazzi avessero potuto entrare armati il folle sarebbe stato freddatto (cinica ma sostenibile)

    @ Cape
    Non sono sicuro di aver capito ma non credo sia possibile “Normare” quelle cose.
    La verità è che se il giudice che ha ritenuto il tizio “non pericoloso per gli altri” quello una pistola (regolare) non se la sarebbe mai comprata. Poi io credo che ne avrebbe comprate 20 al mercato nero… ma tant’è.

  14. @ Robinik: leggi qui

  15. by Robinik

    @ Cape/2

    1-Io si sono decisamente ateo/agnostico e sto diventando pure religiofobico ma mi passerà 😛

    2-Le tue scelte non devi giustificarle. Sono lecite perchè sono tue e non danneggiano altri. Lo stesso vale per quelle degli altri. Io avevo il cellulare a 19 anni. Era il 1989 ed ero decisamente uo dei primi. L’avevo perchè mia madre ha problemi di cuore e con quella nuova tecnologia potevo essere sempre reperibile. Non è il cellulare a 12 anni. E’ la testa di chi lo riceve e di chi lo regala 😉 (ma siamo decisamente OT)

  16. by Robinik

    @ Cape 3

    Ah… la mia domanda era assolutamente pertinente visto che c’è chi lega causa (vendita di armi) ad efferro (strage).

    Adesso stacco altrimenti Velenero mi banna per PSam :mrgreen:

  17. Non sono così sicuro che per una persona come me e te, senza i canali giusti, sia facile prendere un’arma al mercato nero.

  18. by velenero

    @Robinik: in effetti l’ultimo commento di capemaster è il frutto di un ragionamento che io e lui stavamo facendo in privato… forse devo contraddire la risposta che ti ho dato prima, perché mi sono venute in mente un paio di cose (è la vecchiaia che mi rincoglionisce)… spero di riuscire a scrivere un post su queste considerazioni…

    intanto voi due continuate pure a farvi i vostri porci comodi qui a casa mia… (come se non aveste due blog dei quali siete reciprocamente autori…)! 😀

  19. by Robinik

    @ Cape/4

    Letto e risposto

  20. by Robinik

    @ Cape/5 (#18)

    Io e te non abbiamo la più pallida idea di come accedere al mercato nero. Non l’abbiamo ad oggi che una pistola la useremmo giusto per stappare una Bud…
    Se domani mattina qualcuno violentasse mia figlia ti assicuro che una pistola la trovo.

    Ulteriore dimostrazione che sono le motivazioni alla strage e non la facilità con la quale si può compiere le variabili in gioco 😉

    @ Velenero

    :ops:

    E’ ovviamente colpa di Cape 😛

  21. ahahah
    ma tu hai un bell’arco-riflesso

  22. by Ed

    Scusa se m’intrometto, Vele: ti ho invitato al memo, se ne hai voglia….

  23. by Nandina

    M16 giocattolo è fortino…
    ma su, su… io avevo delle cose tipo armi spaziali che facevano le scintille… ma adesso per poco non ammazzo nemmeno le zanzare… ok, ho mentito, le zanzare le uccido senza pietà, ma a mani nude, mica sparando! 🙂

  24. Io ho sempre giocato con pistola(giocattolo), manette e berretto da Carabiniere. Ma la pistola da me bambino non è mai stata vista come una cosa negativa, era più “fai fuori il cattivo, proteggi gli innocenti”. In ogni cosa ci vuole l’insegnamento positivo dei genitori.
    Saluti.

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