Menu

Autista

Vendi la tua anima ad Aladar FFM:

MEEZ

Meez 3D avatar avatars games

Categorie

Archivio

Contatori

© 2012 BlogName - All rights reserved.

Firstyme WordPress Theme.
Designed by Charlie Asemota.

Dunkelspiel

15 Giugno 2007 - Author: velenero - 4 commenti

Les_AmantsSi trattava di un incontro non preventivato ed anomalo… lui ormai non sperava più di rivederla, di sentire di nuovo la sua voce… eppure stava accadendo.

Una variazione concettualmente povera sul tema de L’invenzione di Morel: guardava verso di lui, ma non lo vedeva… parlava, ma non era a lui che si rivolgeva…

Le parole le uscivano dalla bocca con un filo di voce… gli fece tenerezza… sembrava un’altra persona, così lontana dalla spietata arroganza con cui l’aveva martoriato, negandogli poi il colpo di grazia.

Nonostante tutto, la trovava ancora bellissima… e questa era solo una delle tante cose che non avrebbe voluto ammettere neanche a se stesso, perché certi dettagli vanno nascosti in fondo ai cassetti, sotto strati di biancheria che profuma di marsiglia, lontani da occhi che ci metterebbero davvero poco a trarre conclusioni imbarazzanti.

Mentre lui ascoltava ciò che stava dicendo, ebbe la sensazione di non esistere in quanto forma di vita senziente, ma di essere solo un tassello (neanche tanto importante) dell’universo poetico di lei: l’aveva già creato ancor prima di conoscerlo… e sapeva già come sarebbe andata a finire. Era tutto fissato, tutto descritto nei minimi dettagli.

Oppure, ma a questo lui pensò solo molto più tardi, l’inettitudine con cui, evidentemente, lei gestiva la sua vita sentimentale, faceva sì che le sue storie si somigliassero tutte.

Questo fu solo il preludio ad un “vero” incontro, che avvenne un paio di settimane dopo, per strada, esattamente ad un anno di distanza dalla data in cui si erano conosciuti (è buffo come, alle volte, la casualità renda ciclici, quasi letterari, gli avvenimenti).

Lei gli sorrise e tirò dritto, senza dire una parola.

E lui, che ci mise almeno un quarto d’ora a farsi passare il tremito alle gambe, ebbe la conferma che bisogna sempre diffidare di una donna che “conosce poco” Battiato.

<< e quannu t'ancontru 'nda strata mi veni 'na scossa 'ndo cori ccu tuttu ca fora si mori na mori stranizza d'amuri ... l'amuri.>>

Stranizza d’amuri – Franco Battiato

Categories: storielline zen

Discussion (4 commenti)

  1. Sono passata per un saluto!
    bye

  2. by Rea

    Chi si è “non conosciuto” è sempre causa di idealizzazione forte, quella più dura a morire. E intanto i volti scorrono, altre strade sono battute, i mesi scivolano via identici a loro stessi, ma certe date sono marchiate a fuoco nella memoria. Chissà perchè poi questa perniciosa ossessione per i non anniversari…

  3. by tengi

    questo post è un dantesco “tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand’ella altrui saluta”… no?
    oggi io e te scriviamo in un certo qual modo dello stesso argomento. come mai?
    è perchè è venerdì?

  4. by Giulia

    Hai ragione, Maja e’ una grande. Io i Sounds non li conoscevo, ma lei m’ha letteralmente stregata. 🙂
    se vuoi ho altre foto carine di lei, te le posso mandare.
    Bacio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *