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Cartoni inumani

19 Giugno 2007 - Author: velenero

Varoom!Sarà che sto invecchiando… e, si sa, col passare degli anni si tende a diventare sempre più intolleranti… ma mi sono reso conto di non sopportare la gente che, quando ti racconta una storia, fa i rumori con la bocca.

“Così, mentre camminava, io sono arrivato da dietro correndo e… SBBBBEEEMMM! …gli ho dato una legnata in testa!”

“Allora entro in casa e SBBBSH! .. urto contro la porta del frigorifero!”

Ora, vabbè essere cresciuti coi fumetti, ma le onomatopee sono passate di moda da un sacco di tempo… e poi, mi si darà atto che una persona di trent’anni che si esprime usando onomatopee (neanche tanto fantasiose… tipo quelle dei futuristi) è sicuramente ridicola e (almeno per me) fastidiosa.

Grazie a lui per avermi ispirato il titolo del post.

9 commenti - Categories: costumi, odio incondizionato

Radio anch’io

18 Giugno 2007 - Author: velenero

cupertinoChe io non abbia una particolare simpatia per l’hardware della Apple non è una novità… che poi, vabbè, non è che sia questione di simpatia… è che trovo ridicoli i fenomeni di costume generati dagli oggettini griffati Apple, nonché penso che siano venduti a prezzi troppo alti (specie in Italia, se paragonati a quelli di altri paesi).

Oggi scopro un’altra cosa: il fighettissimo iPod non ha la radio incorporata… se la vuoi, devi comprarla a parte, spendendo dai 50 euro in su… cioé… mi ricorda un mio vecchio telefonino che non aveva la fotocamera integrata, ma poteva essere acquistata a parte e montata sul cellulare.
Io con 50 euri vado in un qualunque ipermercato e compro un cazzutissimo lettore mp3 di una qualunque marca cinese che, non solo ha la radio incorporata, ma mi fa anche il caffè.

E questi sarebbero “gioielli della tecnologia”? Ma davvero a Cupertino non sono capaci di integrare un schifo di ricevitore FM in un lettore mp3?

Steve Jobs, tu si che hai capito tutto…!

17 commenti - Categories: civitas, costumi

Dunkelspiel

15 Giugno 2007 - Author: velenero

Les_AmantsSi trattava di un incontro non preventivato ed anomalo… lui ormai non sperava più di rivederla, di sentire di nuovo la sua voce… eppure stava accadendo.

Una variazione concettualmente povera sul tema de L’invenzione di Morel: guardava verso di lui, ma non lo vedeva… parlava, ma non era a lui che si rivolgeva…

Le parole le uscivano dalla bocca con un filo di voce… gli fece tenerezza… sembrava un’altra persona, così lontana dalla spietata arroganza con cui l’aveva martoriato, negandogli poi il colpo di grazia.

Nonostante tutto, la trovava ancora bellissima… e questa era solo una delle tante cose che non avrebbe voluto ammettere neanche a se stesso, perché certi dettagli vanno nascosti in fondo ai cassetti, sotto strati di biancheria che profuma di marsiglia, lontani da occhi che ci metterebbero davvero poco a trarre conclusioni imbarazzanti.

Mentre lui ascoltava ciò che stava dicendo, ebbe la sensazione di non esistere in quanto forma di vita senziente, ma di essere solo un tassello (neanche tanto importante) dell’universo poetico di lei: l’aveva già creato ancor prima di conoscerlo… e sapeva già come sarebbe andata a finire. Era tutto fissato, tutto descritto nei minimi dettagli.

Oppure, ma a questo lui pensò solo molto più tardi, l’inettitudine con cui, evidentemente, lei gestiva la sua vita sentimentale, faceva sì che le sue storie si somigliassero tutte.

Questo fu solo il preludio ad un “vero” incontro, che avvenne un paio di settimane dopo, per strada, esattamente ad un anno di distanza dalla data in cui si erano conosciuti (è buffo come, alle volte, la casualità renda ciclici, quasi letterari, gli avvenimenti).

Lei gli sorrise e tirò dritto, senza dire una parola.

E lui, che ci mise almeno un quarto d’ora a farsi passare il tremito alle gambe, ebbe la conferma che bisogna sempre diffidare di una donna che “conosce poco” Battiato.

<< e quannu t'ancontru 'nda strata mi veni 'na scossa 'ndo cori ccu tuttu ca fora si mori na mori stranizza d'amuri ... l'amuri.>>

Stranizza d’amuri – Franco Battiato

4 commenti - Categories: storielline zen

Dubbio 32

14 Giugno 2007 - Author: velenero

Che fare quando, in ufficio, si è colti da un abbiocco colossale?

19 commenti - Categories: dubbi, varie

Grindhouse – A prova di morte

11 Giugno 2007 - Author: velenero

grindhousePartiamo facendo una serie di premesse: secondo me Quentin Tarantino non è un grande regista, è mostrusamente sopravvalutato; così com’è sopravvalutato Pulp Fiction.

Il grande pregio di Tarantino è quello di essere un ottimo sceneggiatore, sa come raccontare una storia, come incastrare i vari pezzi e farli funzionare… da questo punto di vista il suo capolavoro (nonché il suo film che preferisco) è Jackie Brown.

Detto ciò, Grindhouse – A prova di morte è un film lungo. E questa è una cosa imperdonabile per un cineasta che ha sempre fatto del ritmo della scrittura cinematografica il suo cavallo di battaglia.

Il film avrebbe avuto un senso se distribuito in sala nella forma di double feature, ma estrapolato da quel contesto, si trasforma in una bizzarria metacinematografica diretta non si sa esattamente a chi.

Il fatto, però, che in un solo weekend sia riuscito a schizzare al secondo posto della classifica dei film più visti, la dice lunga sul pubblico italiano: a loro basta leggere “Quentin Tarantino presenta” nei titoli di testa o sul manifesto del film, il resto non importa.

Aspetto di vedere “l’altro” Grindhouse, quello di Rodriguez, sperando che funzioni meglio di questo.

22 commenti - Categories: scaffali