Partiamo da un presupposto: il Joker è un personaggio così complesso e variegato, che puoi metterci chiunque ad interpretarlo ed avrai sempre un ottimo risultato… (oddio, ho fatto la rima senza volerlo!)

Detto ciò, l’Oscar postumo a Heath Ledger è una triste buffonata: si premia la tragicità di un evento e si pone un mattoncino per la creazione dell’altare per uno di quei divi morti giovani che tanto piacciono ad Hollywood .

A mio modesto avviso, se proprio si doveva premiare qualcuno come miglior attore non protagonista in quella baracconata che è Il Cavaliere Oscuro, questi è Gary Oldman, che ha lavorato tantissimo sul suo personaggio per consegnarci un commissario Gordon pervaso di squallida normalità, cosa molto più difficile da ottenere rispetto al ruolo di un qualsiasi clown psicopatico.

Ma, come ho appena detto, ad Hollywood piace altro: adora piangere ipocritamente i propri morti, trasformandoli in icone del pantheon mediatico e macchinette per far soldi.