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El toro dulce

28 Luglio 2010 - Author: velenero - 5 commenti

Magari i catalani lo hanno fatto solo per far dispetto al governo centrale di Madrid, ma è bello sapere che ora anche Barcellona (dopo le Canarie) ha abolito una pratica crudele e anacronistica come la corrida, in cui si spettacolarizza l’uccisione di un povero toro.

Categories: civitas, costumi, eventi

Discussion (5 commenti)

  1. bah
    non è che sia mai stato un fan della Tradizione, ma me pare che sto scivolamento verso il salviamo il pianeta o verso il povero toro, sia tutta ‘na gran cazzata.
    Per riassumere il mio pensiero

    http://www.youtube.com/watch?v=QXvK359TL2Y

    Il politicamente corretto è la morte di ogni spirito critico.

  2. @capemaster: non sto facendo un discorso politicamente corretto… io la carne di mucca la mangio, non faccio l’isterico animalista… dico solo che un conto è macellare gli animali per cibarsene e un altro conto è stuzzicare un animale, infoiarlo, torturarlo e poi ucciderlo davanti ad una folla che applaude…

  3. by Lys

    Approvo questa legge che abolisce uno spettacolo crudele e inutile.
    Condivido con capemaster l’antipatia verso il politically correct, abitudine che, oramai, sta diventando sempre più debole, per fortuna.
    Non bisogna per forza essere politically correct per detestare la corrida, in fondo ogni volta che un toro incorna un torero per me è festa. Si è sempre trattato di uno scontro impari, nel quale l’animale viene circondato, provocato e sfiancato, mentre l’uomo può contare sull’aiuto di collaboratori pronti a distrarre il toro al minimo segno di pericolo o rifugiarsi dietro protezioni costruite apposta.
    Se la corrida si svolgesse davvero ad armi pari, allora non sarei contrario. Un po’ come i tori di Pamplona, che si incornano mezza popolazione senza che nessuno corra a distrarli. Certamente anche lì gli animali non fanno una bella fine ma almeno ne hanno date di cornate e ne hanno rotte di ossa. 😉

  4. by ndb

    @capemaster: non sto facendo un discorso politicamente corretto… io la carne di mucca la mangio, non faccio l’isterico animalista… dico solo che un conto è macellare gli animali per cibarsene e un altro conto è stuzzicare un animale, infoiarlo, torturarlo e poi ucciderlo davanti ad una folla che applaude…

    appunto. quindi a differenza degli animalisti (coerenti, o almeno “tendenti alla coerenza” – perchè poi le emissioni, il cemento, la modernità tutta alle bestie bene non fa), tu dici chiaramente che della bestia frega niente (non diciamo stupidaggini sulla sofferenza: il toro, o gli animali uccisi dai cacciatori – altra categoria avversata dal politically correct animalista – muoiono ma vivono bene, quelli che mangi tu, gli allevati, muoiono forse meglio dopo aver vissuto male tutta la vita), ma che ti frega solo del modo in cui la morte viene vissuta dagli uomini.
    e questa si chiama solo intolleranza moralistica da due soldi

  5. by ndb

    ho scritto animalist ma intendevo vegetariani. animalisti lo sono tutti adesso, anche quello di striscia che va a rompere i colgioni a qualche agricoltore di montagna ignorante e poveraccio che ha poco da mangiare per lui figurarsi per il cane, ma a mettere il naso negli allevamenti dove i pulcini maschi finiscono vivi nel tritatutto, o le macellerie ovine e caprine che non spiego come ammazzano le bestie, o ome ingrassa no i polli d’allevamento non ci han mica le palle (o la convenienza?)

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