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Parcheggio per velieri #2

27 Luglio 2007 - Author: velenero

C’è stato un momento, più o meno 2 anni fa, in cui TUTTO sembrava finalmente andare per il verso giusto.

Qualcuno vive nel costante terrore dell’arrivo di un grande dispiacere dopo una grande felicità… ma, pare, che questo modo di porsi nei confronti della vita, renda pronti ad affrontare qualunque cosa.

Io, a volte, mi accontenterei di un po’ banale normalità.

Anche quest’anno, parcheggio il veliero e prendo un aereo… o meglio, stavolta prendo prima un treno e poi un aereo.

Me ne vado in Calabrifornia, da mammà e papà… esattamente come andare ai tropici, ma la cucina è migliore.

Ma prima varerò un progetto di cui, per scaramanzia, non parlo… (non subito, almeno).

Buone vacanze a chi va in vacanza, buon lavoro a chi lavora e buon rientro a chi rientra.

Mi sembra di aver detto tutto… ci si vede o ci si sente nella seconda metà di agosto… forse riuscirò a collegarmi prima, ma lo farò con un modem a criceti.

Ah… aggiungo un paio di particolari per rendere questo post un tantinello più web 2.0…

Il mio avatar “spiaggistico” (che potete ammirare anche nella colonna dei widgets):

Paco_spiaggia

…e la colonna sonora di queste vacanze:

Sì, proprio la canzone che non riuscivo a trovare in streaming un anno fa… quante cose sono cambiate!

20 commenti - Categories: agenda mondana, vita da blogger

Pubcamp 2007

22 Giugno 2007 - Author: velenero

pubcamp2007Lui ha organizzato il Pubcamp, io non ci posso andare… e ho spiegato i motivi all’organizzatore in tempi non sospetti (a differenza di qualcuno che prima dice che va e poi non ci va).

In mia assenza, spero che il pub si riempia di splendide signorine vestite di viola… così, giusto per non sentire la mia mancanza.

1 commento - Categories: agenda mondana, Amichetti bloggers, vita da blogger

Vuoti d’aria

7 Maggio 2007 - Author: velenero

Sabato sono stato a vedere una delle serate bolognesi legate al Heineken Jammin’ Festival Contest (una sorta di selezione di gruppi emergenti… chi prende più voti, suona sul palco del vero festival… almeno mi è sembrato di capire che funzioni così).

In tutta sincerità non ho molta simpatia per il posto dove si teneva il contest, però ci sono andato lo stesso perché suonavano i Violavenere (segnalo anche il loro myspace, perché ormai fa più cool).

Violavenere 1

Già dal nome si capisce che tra me e loro non poteva non esserci un’affinità elettiva.

Violavenere2

Erika, la voce del gruppo, (che ho avuto modo di conoscere sul set di Bumba Atomika, dove interpretava la parte della protagonista femminile, Berna B.) è una ragazza grintosissima e dal talento poliedrico; con gli altri membri del gruppo purtroppo ci ho scambiato solo due parole, ma il loro biglietto da visita è il sound robusto della loro musica.

Auguro loro di fare tanta strada, perché sono bravi.

3 commenti - Categories: agenda mondana, personaggi, scaffali

FEF 2007 Report (5)

30 Aprile 2007 - Author: velenero

L’ultimo giorno di festival è durato esattamente 24 ore…

Sveglia alle 7.30 (non so neanch’io perché, ma quando mi sveglio non riesco più a riprendere sonno, indipendentemente da quanto abbia dormito), colazione al bar (buoni i cornetti di Udine…! possibile che solo quelli di Bologna sembrano fatti col polistirolo?) e poi prima mission della giornata: riuscire a raggiungere un centro commerciale senza sapere esattamente dove sia…

Il mio karma non ha saputo guidarmi a destinazione, così ho ripiegato sull’ultimo “doppio caffè” con lui (durante il quale siamo stati brutalizzati da una pericolosissima anziana signora)… pur sapendo di andare ad aggravare l’ipertrofia del suo già smisurato ego, devo ammettere pubblicamente che il 30 di persona è anche più divertente del suo blog (e la cosa non è sempre così scontata)… mi mancheranno i nostri caffettini al bar del Giovannone!

Dopo aver preso informazioni su come raggiungere il centro commerciale, mi sono messo in macchina pensando a quanto sarebbe stato teneramente minuscolo questo ipermercato… sì, perché io sono abituato alle “dimesioni emiliane”, invece qui siamo in provincia… quanto mi sbagliavo…

Mi sono ritrovato in uno dei centri commerciali più grandi d’Italia: ero andato a comprare vino, sono finito a fare shopping da H&M proprio come una fashion victim da quattro soldi…

I film della giornata:

Strawberry Shortcakes (2006, Giappone) di Yazaki Hitoshi. Le storie incrociate di quattro donne… una pellicola che parte benissimo, con delle piccole gag surreali che si alternano agli aspetti più seri della vicenda; ma dopo un po’ il ritmo si ammoscia totalmente e, alla notizia che “il criceto è morto”, il Trava ed io abbiamo abbandonato la sala in preda all’orchite… Peccato, perché il regista aveva fatto un film splendido negli anni 90…

On The Edge (2006, Hong Kong) di Herman Yau. Un poliziesco senza infamia e senza lode: la storia del ritorno ad una vita “normale” di un poliziotto che per anni ha lavorato sotto copertura nell’ambiente della criminalità hongkonghese… bella la struttura narrativa con i flashback e i flashforward, un paio di sequenza d’azione azzeccatissime, ma nel complesso un film nella media, come se ne girano tanti ad Hong Kong.

Hula Girls (2006, Giappone) di Lee Sang-il. Una di quelle commedie agrodolci che piacciono tanto a me. Nel 1965, per contrastare la crisi che ha colpito una cittadina la cui economia si basa su una miniera di carbone, qualcuno si fa venire in mente di ripiegare sul turismo ed aprire un “centro hawaiano”, nel quale impiegare le donne come ballerine… Ovviamente le donne sono negate, ma da Tokyo arriva una professionista che tra rigidi allenamenti, incomprensioni e momenti di tenerezza riuscirà a trasformare un gruppo di giovani sprovvedute in perfette ballerine di hula… Gustosissima l’ambientazione ed i riferimenti musicali d’antan

A seguire ho saltato bellamente l’ultima proiezione: l’ennesimo film coreano che durava più di due ore… certe cinematografie vanno punite quando esagerano.

Infine siamo andati al concerto delle Metalchicks: volume a palla di fuoco, danze scatenate, gin tonic di taglia friulana e fotografie scattate a casaccio.

Intorno alle 3 e qualcosa la polizia è venuta a comunicarci che la città di Udine voleva dormire.

Ci arriva la notizia che c’è una pizzeria aperta tutta la notte; corriamo lì in preda alla fame chimica…

Usciamo dalla pizzeria alle 6 e qualcosa, ormai è giorno…

Ultimi cazzeggi, saluti, baci e abbracci.

Arrivo a stendermi a letto che sono le 7.30.

L’ultimo giorno di festival è durato esattamente 24 ore…

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FEF 2007 Report (4)

28 Aprile 2007 - Author: velenero

Il giorno più lungo del festival… sono riuscito a vedere 4 film!

My Heart Is That Eternal Rose (1989, Hong Kong) di Patrick Tam. Un capolavoro (e la recensione potrebbe finire qui). Un melodrammone noir ambientato nell’ambiente della mafia hongkonghese; uno di quei bei filmoni di una volta in cui si spara, ci si ama, i momenti lirici vengono raccontati a rallentatore e la scena è illuminata con luci coloratissime. La trama poitrebbe essere riassunta in un classicissimo isso, essa e ‘o malamente, ma non aggiungo altro… spero solo che il CEC riesca a far uscire questo film in DVD, perché merita tantissimo.

My Name Is Fame (2006, Hong Kong) di Lawrence Lau. Una pellicola gradevolissima che ha il suo punto di forza nel prendere una trama trita e ritrita (l’attore fallito che cerca riscatto “istruendo” una giovane attrice alle prime armi) arrivare ad un passo dalle situazioni stereotipate e cambiare improvvisamente direzione, disattendendo le aspettative del pubblico. Altro motivo d’interesse e di divertimento è l’ambientazione che mostra ciò che succede dietro le quinte dell’industria cinematografica hongkonghese.

– Arch Angels (2006, Giappone) di Issei Oda. Una delusione tremenda… avevo grandissime aspettative per questo film che doveva toccare vette di umorismo surreale e barocco raggiunte solo dal già citato Kamikaze Girl (un film assolutamente da recuperare) e che invece riusulta essere un film noiosetto, risollevato da un paio di belle trovate. Peccato.

– The Big Movie (2006, Cina) di A Gan. Un film parodistico in cui si fa il verso alle scene più famose di importanti film orientali ed occidentali… l’idea poteva essere divertente, ma la trama, che doveva fare da collante ai diversi siparietti, non appassiona, anzi annoia, anzi è soporifera.

Poiché quest’anno (e lo dico con la morte nel cuore) le Far East Nights sono una via di mezzo tra il triste e lo scandaloso, per il lato mondano oggi pubblico una foto scattata nel corrispettivo friulano di Disneyland: una prosciutteria… (ricordiamo la vicinanza di San Daniele, patrono e protettore del prosciutto crudo… e chi mi conosce sa quanto io gli sia devoto).

San Daniele

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FEF 2007 Report (3)

27 Aprile 2007 - Author: velenero

Ho finalmente visto un film di Patrick Tam, a cui è dedicata la retrospettiva di quest’anno:

Burning Snow (1988, Hong Kong) di Patrick Tam. Splendido melodrammone che ha per protagonista una giovane donna che subisce le vessazioni fisiche e psicologiche del marito (molto più vecchio di lei); la storia prende una piega interessante quando lei aiuta un fuggiasco ingiustamente accusato di omicidio, i due s’innamoreranno e…

The Slit-Mouthed Woman (2007, Giappone) di Shiraishi Koji. I bambini di una scuola elementare sono terrorizzati da una presenza soprannaturale che ha le fattezze di una donna dalla bocca orribilmente sfregiata. Dietro questa storia ce n’è un’altra di violenza domestica… E’ un peccato che un così bel soggetto sia stato sviluppato in un film che spessissimo involontariamente ridicolo…

Ieri la parte mondana di queste giornate udinesi mi ha visto assistere alla seconda Pecha Kucha Night italiana… tra designers retorici e architetti con un’enorme ramazza in culo, c’era lui: Senesi Michele, il mio regista indipendente italiano preferito (nonché fastidiosamente amico)… a breve disponibile online il video della sua performance.

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FEF 2007 Report (2)

26 Aprile 2007 - Author: velenero
FEFF9

Quest’anno si vedono pochi film e ci si dà troppo alla mondanità (etilismo).

Ho perso l’evento di quest’edizione: Memories of Matsuko, il nuovo film del regista di Kamikaze Girl, Nakashima Tetsuya… 🙁

In compenso ho visto Curiosity Kills The Cat (2006, Cina) di Zhang Yibai, una vera rivelazione… uno spaccato sociale sul divario tra ricchi e poveri nella Cina contemporanea travestito da film noir; una narrazione ad incastri che mostra la stessa vicenda vista dai vari personaggi…

Nel tardo pomeriggio ho imboccato la via dell’alcol e, prima di entrare a vedere Dasepo Naughty Girls (2006, Corea del Sud) di E J-yong, eravamo in queste condizioni… a questo punto dovrebbe essere chiaro il motivo per cui preferisco evitare di recensire questo film.

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FEF 2007 Report (1)

25 Aprile 2007 - Author: velenero
FEFF9

Arrivato ieri sera a Udine, dopo tre ore passate a scansare TIR in autostrada…

Film della giornata:

The Matrimony (2007, Cina) di Teng Huatao
Una debole commistione tra ghost story e melodramma: un uomo vive nel ricordo della sua promessa sposa, morta davanti ai suoi occhi in un incidente; a farne le spese è quella che nel frattempo è diventata effetivamente sua moglie.

Echi hitchcockiani (Rebecca), cormaniani (La tomba di Ligeia) e chi più ne ha più ne metta, per un film raffinatissimo sul piano formale, ma che sul piano narrativo non sa bene quale strada voler prendere. L’unico vero motivo d’interesse è che per la prima volta un film con elementi soprannaturali viene distribuito nella Cina continentale (per via del realismo socialista, di cui avevo già parlato qui).

Uncle’s Paradise (2006, Giappone) di Imaoka Shinji

E’ bello concludere una lunga giornata con un pink eiga… complice la stanchezza, non ho ben capito la trama.

Però il film aveva due grandi pregi: la brevità e il mostrare la gnocca (se esistesse un albo dei cinefili, dopo questa rece ne sarei radiato).

Lato mondano della giornata:

– da mesi si parlava di un incontro con lui… io so che faccia ha, ma lui non conosce me… mi ci piazzo vicino e gli mando uno sms: “Io ti vedo ma tu non vedi me (sembra quasi l’inizio di un film horror)… attento alle spalle!”

Una gag geniale, vero?

Peccato che quell’antipatico bastardo avesse il telefono spento… 🙁

– Finite le proiezioni la serata continuava in un locale con finta musica disco anni 70 e superalcolici dalle porzioni molto generose (non avevo mai bevuto una pinta di Americano… evviva il Friuli!).

Ad un certo punto mi sono trovato tra lui e lei… neanche loro mi conoscono… è splendido essere l’uomo invisibile, ma tenere i cellulari accesi sarebbe simpatico… 🙂

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