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Ti pago con PayPal

18 Febbraio 2013 - Author: velenero

Sinceramente non capisco i venditori di eBay che si meravigliano perché vinco un’asta e pago subito.
Cioè, ero davanti al pc per rilanciare e, alla fine, il mio dito è stato più veloce di quello degli altri.
Ho vinto l’asta… e quindi che faccio?
Aspetto una settimana così magari il venditore ci ripensa sul prezzo e mi fa uno sconto?

Nessun commento - Categories: costumi

Io sto con Stracquadanio (ma solo per stavolta)

17 Giugno 2011 - Author: velenero

Repubblica sta sguazzando nell’onda lunga creata dalle debordanti reazioni di Brunetta e Stracquadanio (il loro nervosismo fa capire che aria tira a Palazzo…).

E stamattina pubblicano un video in cui Stracquadiano dà del “pancione” a Mario Adinolfi.

L’uscita è sicuramente infelice, ma stavolta (e solo stavolta) io sto con Stracquadaio…

Perché?

Perché Adinolfi è l’Italia peggiore…

Un uomo che non si sa bene che lavoro faccia (blogger? giornalista? blogger-giornalista? giornalista-blogger?).

Uno che si vanta di pesare 160 chili, come se fosse una cosa bella abusare del proprio cuore in quel modo…

E soprattutto, uno che va in giro con un iPad spento in mano…

… e si sente fighissimo!

Cosa cazzo vai fare in tv con l’ipad in mano, genio?

3 commenti - Categories: civitas, costumi

Le dimensioni contano?

6 Giugno 2011 - Author: velenero

Oggi quelli della mela presentano iCloud, la loro piattaforma di cloud computing.

Secondo le indiscrezioni sarà esattamente come Dropbox e Amazon Cloud Drive, ovvero: uno spazio minimo gratuito e,  se ne vuoi ancora, devi pagare.

Si tratterebbe di una non-notizia (“Apple inventa una cosa che esiste già!”), se non fosse che già vedo gli apple fags con la carta di credito in mano pronti a pagare a peso d’oro dello spazio sui server di Apple… perché, vuoi mettere? Lo spazio sui server Apple è più stabile e ha un design migliore di quello delle altre marche!

E poi, tra qualche settimana cominceranno a vandarsi di quanto ce l’hanno grosso…

“Io ce l’ho 25 gb! E tu…?”

Porelli… ma sempre meglio sopperire alle scarse dimensioni dei loro peni in questo modo, piuttosto che comprando un SUV…

1 commento - Categories: civitas, costumi

A me il pesce non piace…

30 Maggio 2011 - Author: velenero

Il buon Ironic mi segnala questo aggeggio agghiacciante, con il quale calcolare quanti bambini sfameremmo se rinunciassimo ad una o più porzioni del nostro cibo preferito.

Telecom Italia è partner dell’iniziativa…

Sarei curioso di sapere quale sarebbe l’impatto sulla vita dei bambini affamati degli spot fatti da Telecom che avevano per protagonista gente come Leonardo Di Caprio e compagnia bella.

Inoltre, penso che dire “i 5 euri di una pizza a cui rinunci, sfameranno 25 bambini!” sia una bella frase ad effetto, che però lascia il tempo che trova…

Prova a spiegarmi come hai intenzione di usare questi 5 euro.

Io poi la penso come il proverbio cinese:
Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.
Ma, si sa, io sono un bolscevico della peggior specie, sempre lì a condividere i mezzi di produzione e a rompere il cazzo.

2 commenti - Categories: civitas, costumi

Milano odia: D’Alessio non può cantare*

27 Maggio 2011 - Author: velenero

Torno, dopo più di un mese d’assenza del blog, e mi rimetto a parlare delle comunali di Milano, quasi come se non ci fossero altre cose di cui parlare.

La cosa che vorrei sapere, a parte tutto, è: chi è il genio che ha deciso di chiudere la campagna elettorale facendo cantare Gigi D’Alessio a Milano…?

Magari se lo fai cantare a Napoli, i leghisti napoletani hanno paura a protestare…

A Milano, l’unica che aveva diritto a cantare è Ombretta Colli.

* Il titolo del post è una creazione di Antonio B.

Nessun commento - Categories: civitas, costumi

Tutti comunisti col culo della Mondadori

5 Aprile 2011 - Author: velenero

Uno dei grandi problemi in Italia è che c’è troppa gente che potrebbe permettersi di dire “Io i soldi da quello là non li prendo!”, ma non si fa alcun problema a prendere i soldi da quello là.

Penso a un Eugenio Scalfari o un Paolo Pietrangeli (non cito Saviano di proposito, perché lo citano tutti) che quando gli si fa notare la propria incoerenza rispondono in maniera vaga…

Uno dei casi più belli è quello di Francesco Bianconi, che di recente ha pubblicato un libro per Mondadori… (e non metto il link di proposito…)

Su YouTube circola ancora una sua intervista in cui si diceva preoccupato per la carenza di democrazia in Italia e dichiarava di essere pronto a lasciare il paese… classica sparata che fanno quelli che poi “sputano nel Berlusconi in cui mangiano…”

The YouTube ID of Ov-U0_j--2Y( is invalid.

Sono sicuro che, se qualcuno ricordasse a Bianconi quell’intervista, lui biascicherebbe qualcosa tipo “Sì, io sono di sinistra, ma sono moderno… mica un relitto filo-sovietico come te…”

Come se poi il problema fosse l’essere di sinistra o destra, oppure l’essere “moderni” o “antichi”.

Il problema è che se ti fa schifo ciò che è diventata l’Italia, i soldi da quello là non li prendi… altrimenti sei suo complice, senza se e senza ma…

… e la cosa mi dispiace, perché io Bianconi l’ho stimato tanto…

Sono sicuro che con questo post farò incazzare tanti fan di Bianconi, che potranno andare a sistemarsi nella sala d’aspetto per andare affanculo, insieme ai fan di Vasco Rossi e Valentino “faccia-di-cazzo” Rossi…

7 commenti - Categories: civitas, costumi, personaggi

M’hai rotto il pacco!

13 Gennaio 2011 - Author: velenero

Qua in Germania c’è un livello di fiducia nel prossimo, che a noi italiani ci lascia increduli.

Tipo che quando il postino viene a casa a consegnarti un pacco e non ti trova, può decidere a sua discrezione se lasciarti la cartolina con cui tu il giorno dopo vai all’ufficio postale a ritirare la tua roba, oppure se (lo giuro!) lasciare il pacco ad un vicino di casa (un perfetto estraneo), il quale si prenderà cura del tuo pacco finché non vai a recuperarlo.

Ora, uno che ha fatto tanti ordini su Amazon o Ebay come me, può diventare davvero la persona più odiata di tutto il vicinato.

Tanto che i vicini hanno chiaramente detto alla regazzina che non prenderanno mai più in consegna pacchi diretti a noi.

A me la cosa non è che dispiaccia più di tanto: piuttosto che dover andare a bussare alla porta di estranei per riprendere la mia roba, preferisco sempre e comunque andarmi a fare una passeggiata fino all’ufficio postale; se non fosse che non sempre riesco ad essere lì prima dell’orario di chiusura…

A risolvere questo problema ci hanno pensato le Poste Tedesche, che si sono inventate un servizio che si chiama Packstation. Immaginate un cabinone delle dimensioni di quei cessi a gettoni che avete visto l’ultima volta che siete stati un posto civile; solo che invece di avere una grande porta, ha tanti piccoli sportellini e un display con una tastiera.

Voi riempite un modulo e loro vi mandano una tessera tipo bancomat, da quel momento in poi, quando comprate qualcosa su internet, invece di dare l’indirizzo di casa, indicate il numero di una delle tante Packstationen dislocate capillarmente in tutta la città e le Poste Tedesche vi avvertono (con una mail o un sms) quando il pacco è arrivato; poi voi andate lì (a qualunque ora del giorno o della notte), inserite il bancomat, digitate il pin e, come per magia, si apre la porticina che contiene il vostro pacchetto.

Non è meraviglioso?

Ah… dimenticavo… questo servizio non solo è gratuito, ma più pacchi ti fai spedire al Packstation invece che a casa e più accumuli punti che poi puoi convertire in regali.

Le Poste Tedesche sono contente perché non devono più venire fino a casa (e quindi risparmiano benzina), i miei vicini (che il diavolo se li inculi!) sono contenti perché non devono più fare da balia ai miei pacchi e io non devo farmi più delle corse all’ufficio postale sperando di arrivare prima dell’orario di chiusura.

5 commenti - Categories: civitas, costumi

Tempi moderni

20 Dicembre 2010 - Author: ironic

Dopo la recita di mia figlia, arriva un babbo natale.

I bambini se lo guardano un po’ male, ma una bambina prende in mano la situazione e spiega:

“Non vi preoccupate, questo non è il vero babbo natale: è un travestito!”

Nessun commento - Categories: civitas, costumi