Rai e Mediaset si sono rifiutate di mandare in onda i trailer del film Videocracy di Erik Gandini, distribuito da quello stalinista di Domenico Procacci, con la motivazione che il film è un attacco al governo.

In Italia, si sa, il governo non va attaccato, va amato, ma solo se il presidente del consiglio è Silvio Berlusconi.

Dett ciò, per fortuna esiste Youtube… questi sono i due trailer proibiti… embeddateli anche voi nel vostro blog e dite ad altra gente di farlo… non sia mai che anche quei bloggers che si riempiono la bocca di “liberismo”, “liberalismo” e “libertarismo” si rendano finalmente conto che i concetti legati a queste belle parole in italia latitano da un pezzo.

Continuate a lottare, italiani, prima o poi ci libereremo di froci e comunisti!

Primo trailer:

Secondo trailer:

È grottesco che in un paese dove ne stanno succedendo di tutti i colori (e non mi sembra il caso di fare l’elenco), si decida di attaccare un giornalista per una stupidaggine come la storia del Papa e dei 4 gatti.

Questo blog non esiste.

… e anche se esistesse, non ci sarebbe nulla di sconcio…

… e se anche ci fosse qualcosa di sconcio, sarebbe solo frutto di un fotomontaggio…

Francoforte, interno notte.
Due persone a letto, Paco e la Regazzina, leggono ognuno il suo libro.

Ad un certo punto lui dice:  “Lo sai che è morta Farrah Fawcett?”

Lei risponde: “Noooo… e com’è successo?”

Paco: “Cancro…”

Regazzina: “Che storia triste…”

Francoforte, interno giorno.
La regazzina si sveglia e comincia ad andare in giro per casa con andatura da zombi.

Paco: “Buongiorno… lo sai che è morto Michael Jackson…?”

Regazzina: “Nooo… e come?”

Paco: “Attacco cardiaco, si presume, causato dal troppo stress per la preparazione del nuovo show…”

Regazzina: “Che storia triste…”

Mezz’ora dopo, Paco è pronto per andare a lavorare, la regazzina è sotto la doccia…

Paco (urlando, come tutte le mattine): “Ciao Regazzina!!!!!!!”

Regazzina: “Ciao e non ammazzare più nessuno! Hai già fatto abbastanza nelle ultime 24 ore…!”

Gentile signora Lario,

Lei si lamenta di essere, insieme ai Suoi figli, una vittima.

Le faccio una domanda: sa che esiste una cosa chiamata divorzio? Lo lasci, quest’uomo orribile, che mortifica la Sua dignità di donna e torni a fare i film con Dario Argento.

Quanto all’essere vittime, le garantisco che a me piacerebbe essere una vittima come i suoi figli, cresciuti nell’opulenza e nelle scuole steineriane, che possono permettersi di fare un figlio a 20 anni, senza problemi di sorta, perché tanto i soldi non mancano e hanno un lavoro assicurato nelle aziende di papà.

Le chiedo una cortesia: se ha qualcosa da recriminare a Suo marito, d’ora in poi, lo faccia di persona con lui in privato; il paese non ha bisogno di queste scenette da casalinga disperata.

Sempre più l’Italia si sta trasformando in una enorme barzelletta in forma di paese, grazie alle boutades di Suo marito e grazie a quelle dell’opposizione.

Per cortesia, non ci si metta anche Lei!

Cordiali saluti.

Il fatto che aveste avuto una storia finita male e, nonostante ciò, aveste deciso di aggiungervi l’un l’altra nella lista degli amici su Facebook, vi faceva sentire adulti, maturi e ragionevoli.

Non era così ai miei occhi rancorosi.

Ma, col senno di poi, chissá chi aveva davvero ragione?

Invece di gongolare per ogni punto di popolarità che perde Berlusconi, e mettere la notizia in prima pagina, perché Repubblica non si mette a fare informazione, che è quello che la gente si aspetta da un giornale?

Ho fatto una dolorosissima scoperta: quando metto le scarpe da tennis, prendo la scossa se provo ad aprire una porta.

Tutta colpa della moquette blu che c’è sui pavimenti qui in uffcio.

Che fare? Rinunciare a quel tocco casual che mi danno le scarpe da tennis o fregarmene e continuare a friggermi le mani?