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La grandezza dei New Order (2)

19 Giugno 2006 - Author: velenero

Va bene, lo ammetto… sono un monomaniaco ossessivo compulsivo…
Ultimamente sto vivendo questa riscoperta dei New Order e lunico modo che conosco per riuscire a superarne lossessione è parlarne fino alla nausea.
Oggi analizziamo Love Vigilantes, che parla di un soldato inglese dato per morto e che invece torna dalle Falkland per riabbracciare la propria famiglia.

I NO non hanno mai nascosto le proprie idee conservatrici, non si sono neanche fatti scrupoli a criticare le posizioni più discutibili dellallora Primo Ministro Margaret Thatcher… e in questa canzone, in cui si parla di valori a me estranei (Dio, Patria, Famiglia), il rischio di essere retorici era fortissimo… invece i NO riescono a trattare largomento con emozionante umanità…

LOVE VIGILANTES

Oh Ive just come
From the land of the sun
From a war that must be won
In the name of truth
With our soldiers so brave
your freedom we will save
With our rifles and grenades
And some help from God
I want to see my family
My wife and child waiting for me
Ive got to go home
Ive been so alone, you see

You just cant believe
The joy I did receive
When I finally got my leave
And I was going home
Oh I flew through the sky
my convictions could not lie
For my country I would die
And I will see it soon
I want to see my family
My wife and child waiting for me
Ive got to go home
Ive been so alone, you see

When I walked through the door
My wife she lay upon the floor
And with tears her eyes were sore
I did not know why
Then I looked into her hand
And I saw the telegram
That said that I was a brave, brave man
But that I was dead
I want to see my family
My wife and child waiting for me
Ive got to go home
Ive been so alone, you see

9 commenti - Categories: feticci

I racconti di zio Velenero (1): Visita al cimitero della Certosa

16 Giugno 2006 - Author: velenero

Inauguro questa nuova rubrica aperiodica in cui narrerò storie grottesche e raccapriccianti, dimostrando che spesso la realtà può essere più bizzarra della fantasia.

Due delle persone a cui voglio più bene al mondo e che più stimo sul piano umano ed artistico sono M. e M.; stanno insieme da ormai tre anni e, nonostante vivano in città diverse (o forse proprio per questo), la passione che li lega è sempre forte, proprio com’era quando si erano appena conosciuti.

Era da pochi mesi che si erano messi insieme e M(lei) venne a passare un fine settimana a Bologna da M(lui).
M(lei) è una ragazza gotica, ma non è una di quelle stronzette depresse che se la tirano andando in giro con aria teatrale… no, è una ragazza molto allegra e con uno spiccato senso dell’umorismo; una delle sue passioni è quella di visitare i cimiteri… Non fate quella faccia! Ci sono cimiteri come il Pere Lachaise di Parigi che sono dei capolavori di architettura e di scultura!

Comunque… M(lei) chiese a M(lui) se potevano andare a visitare il cimitero della Certosa e M(lui) che, nonostante la ruvida scorza da duro, sarebbe disposto a fare qualunque cosa pur di fare felice la sua bambolina gotica, accettò.

Passarono uno splendido pomeriggio tra lapidi, tombe monumentali, cappelle decorate e statue di angeli o della Morte… ma, ad una certa ora, i pancini di entrambi cominciarono a brontolare per la fame…

M(lui): Oh… io c’ho fame…

M(lei): Sì… anch’io… che facciamo? Torniamo a casa?

M(lui): Sniff… sniff… se le mie papille olfattive non m’ingannano, in zona ci dev’essere un piadinaro… sento distintamente il profumo di salsiccia arrosto…

M(lei): M(lui)… ma io sono vegetariana…

M(lui): mbè? ti fai fare un bel paninone con le verdure saltate alla piastra… io invece dimostrerò a quel povero maiale che è stato macellato per una giusta causa…!

M(lei): Va bene… ma dove sarà il piadinaro…?

M(lui): Fatti guidare dal mio olfatto, baby!

Seguirono la scia di profumo che si faceva sempre più intensa… sempre più intensa… finché si ritrovarono davanti al forno crematorio del cimitero.

Nessun commento - Categories: i racconti di zio velenero

Lo dico o non lo dico? Ok, lo dico! 2

15 Giugno 2006 - Author: velenero

hotdogNel numero di questo mese di HotDog (numero 26 – Johnny Knoxville in copertina) si parla di nuovo di me…

Se tutta questa improvvisa popolarità dovesse rendermi insopportabile (o se lavesse già fatto) siete autorizzati ad uccidermi e a ricordarmi comero una volta…

24 commenti - Categories: uso privato di blog pubblico

14 Giugno 2006 - Author: velenero
tagoreStamattina, quasi per caso, ho trovato nella mia casella di posta una massima del poeta e filosofo indiano Rabindranath Tagore… sarebbe stata ottima per incorniciare e concludere il post di ieri…

La perfetta libertà consiste nellarmonia che noi realizziamo non per mezzo di quanto conosciamo, ma di ciò che siamo.

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5 commenti - Categories: massime

Cultura vs. nozionismo

13 Giugno 2006 - Author: velenero
epicuroE da qualche tempo che mi chiedo quale sia il ruolo della cultura nella vita pratica di tutti i giorni…
E bello sapere un sacco di cose di musica, citare a memoria frasi di scrittori famosi, ricordare ogni singolo nome dei componenti del cast di un film del 1942… ma a che serve?

Sicuramente serve a far colpo sulla gente… sì, ma dopo?

Quandero uno "studente gaudente" mi capitava di fare sfoggio della mia presunta cultura per intortarmi le ragazzine… loro mi guardavano con sguardo adorante e trasognato, poi mormoravano:

"Ma quante cose che sai…!"

Obiettivo raggiunto… sì, ma dopo?

Quella non è cultura, è nozionismo… per giunta circoscritto solo ad alcune aree del sapere.

La cultura dovrebbe essere unattitudine: la curiosità di saperne il più possibile su più argomenti possibili… ovviamente riconoscendo i propri limiti (io, per esempio, so che non mi addentrerò mai più di tanto nel campo della fisica quantistica) ed utilizzando le nozioni acquisite per migliorare se stessi e rapportarsi meglio con gli altri.

Forse è solo una pippa qualunquista… mi si perdoni il delirio mattutino.

16 commenti - Categories: che tempo fa

Ballet mécanique

12 Giugno 2006 - Author: velenero

In uno dei primissimi post di questo blog, facevo una recensione “sentimentale” di uno dei miei dischi preferiti di Sakamoto Ryuichi.
Come scrivevo in quel post, l’album è ispirato alle avanguardie artistiche europee dei primi del 900 e c’è una canzone a cui sono particolarmente legato che s’intitola Ballet Mécanique.

Per chi non lo sapesse, Ballet Mécanique è anche il titolo di un cortometraggio sperimentale diretto nel 1924 da Fernand Léger… qualche tempo fa ho avuto un’idea porca:

“E se sincronizzassi la canzone di Sakamoto alle immagini del corto di Léger?”

Detto, fatto. Il risultato è sorprendente.

Di recente l’ho anche messo su YouTube e sembra che la gente gradisca molto questa giustapposizione di immagini e musica.
Update: ecco il testo della canzone… pura poesia messa in musica.
Show me something I’ve never seen
Like a river gleaming in the sun
Or the sea and sky kissing on the horizonWhen I look out of my window
All I ever see are cloudy grey skies
And when you look into your mirror
How d’you think you’re ever gonna see me
Look into my eyesWill somebody please tell me why
Women look so easy telling lies
Why a smiling face can’t erase lonely eyes

Look into my eyes

I don’t know why my face
Makes you laugh all the time
But you know youre all I need
You make my life so complete

Boku niwa hajime to owari ga arun da
ko oshite nagai aida
sora wo miteriu

Ongaku, itsumademo tzukuzu ongaku
odotte iru boku wo kimi wa miteriu

12 commenti - Categories: pleasant frapperies

Rita Hayworth

9 Giugno 2006 - Author: velenero
La scena di Gilda che si toglie il guanto segna linizio di una nuova epoca in cui gli uomini devono riconsiderare lidea che avevano avuto delle donne fino a quel momento.
Dedicato alla più bella e brava attrice della Hollywood classica (senza se e senza ma).

14 commenti - Categories: feticci

Una ventata di freschezza e di novità

8 Giugno 2006 - Author: velenero
mortazzaA chi sperava che Prodi sarebbe stato il Salvatore dellItalia e che, una volta andato al governo, tutto sarebbe cambiato, consiglio di leggere questa intervista.

Rilasci unintervista ad un autorevole giornale tedesco e ti comporti con la stessa faciloneria e simpatia ostentata del tuo predecessore?

Quandè che potrò finalmente smettere di vergognarmi di essere italiano?

7 commenti - Categories: personaggi