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Velenero@FFF2006 (2) – Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro

19 Gennaio 2006 - Author: velenero

wallaceWallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro di Nick Park

Che quelli dellAardman Studio fossero bravi, si sapeva già… con i loro corti avevano vinto premi in tutto il mondo.

La marcia in più lhanno avuta grazie ai soldi di Spielberg e della Dreamworks… e così, dopo il simpatico ma non eccezionale Galline in fuga, i personaggi di culto dellanimazione in stop-motion inglese hanno avuto un lungometraggio tutto loro.

Il pretesto del film è una parodia in chiave vegetariana della leggenda del lupo mannaro, collocata nel mondo folle, fantasioso e irriverente di Wallace & Gromit… punte di humour tipicamente inglese si fondono con gags visuali incredibilmente ben costruite… tanto che dopo un po ci si dimentica che è un film con pupazzi di plastilina.

Due notizie: una bella e una brutta…

La bella notizia è che la UIP lo distribuirà presto in Italia, la brutta è che il doppiaggio appiattirà quellatmosfera molto british che avvolge il film… ma sarà divertente lo stesso.

Nessun commento - Categories: scaffali

Velenero@FFF2006 (1) – Mirrormask

- Author: velenero

mirrorIl Future Film Festival 2006 non poteva cominciare in maniera migliore: Mirrormask di Dave McKean.

McKean è uno dei massimi illustratori inglesi, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, talento versatile e poliedrico, capace di passare dallillustrazione a pennino di stampo cubista al dipinto iper-realista… illustratore di copertine di libri e dischi, fumetti e chi più ne ha più ne metta…

Un giorno ha deciso di voler fare un film, ha chiamato il suo amico Neil Gaiman (creatore di Sandman) e hanno scritto a quattro mani una storia non proprio originalissima (metafora dellentrata di una ragazzina nel mondo degli adulti attraverso un viaggio in un mondo fantastico) con echi da Labirynth (è anche vero che il film è prodotto da Jim Henson) e La città incantata (Neil Gaiman ha curato ladattamento per loccidente di buona parte degli ultimi film di Miyazaki Hayao).

Ma il vero punto di forza di questo film è la resa figurativa… sembra di trovarsi davanti ad unillustrazione animata di McKean… tutto così surreale, colorato, eclettico… e in più si muove!

Questo film mostra la solidità delliconografia del suo autore: tutto il suo mondo, le sue creature, il suo gusto per la composizione, sono tutti allinterno di questa pellicola.

Da vedere e rivedere (assolutamente su grande schermo).

Nessun commento - Categories: scaffali

FFF2006

18 Gennaio 2006 - Author: velenero

fffComincia oggi a Bologna la nuova edizione del Future Film Festival, una manifestazione nata in sordina, ma che ha saputo consolidarsi nel corso degli anni, nonostante la vita difficile a cui sono costretti gli eventi culturali in Italia.

La rassegna è forse un po di nicchia e per appassionati (vengono presentate opere relative allanimazione e alle nuove tecnologie), ma laffluenza è sempre alta… evidentemente la cosa interessa non solo gli addetti ai lavori.

Sarà una cinque giorni intensa, perché farò la spola ufficio-festival e tornerò a casa solo per dormire; se sopravvivo a questo tour de force, farò un resoconto delle cose più interessanti…

1 commento - Categories: costumi

Piccole blogstars crescono…

17 Gennaio 2006 - Author: velenero

spotCè un blog che, nonostante esista solo da pochi mesi, è riuscito (anche grazie ad una sapiente campagna pubblicitaria) a catalizzare linteresse di diversa gente, che ci torna e lascia commenti entusiastici.

A dire la verità, il proprietario ha perso quasi subito la verve che caratterizzava i suoi primi interventi… tanto che stavo meditando di smettere di leggerlo…

Ma, nelle ultime settimane, sta emergendo la figura di uno dei più geniali commentatori mai visti nella blogsfera… roba da non credersi: sta letteralmente rubando la scena al proprietario del blog… e se non avessi prove certe che è davvero così coglione, penserei che lo fa di proposito…

Ovviamente non posso dire altro o fare riferimenti più precisi, perché rischio la vita (e non esagero)… però dovevo scriverlo da qualche parte…

16 commenti - Categories: personaggi

United States of America: Land of Freedom

- Author: velenero

allenCon quale faccia di cazzo i vertici politici di un paese che giustizia un uomo di 76 anni, disabile e cieco, si permettono di dire che portano la democrazia nel mondo?

Nessun commento - Categories: civitas

Diana Rigg

16 Gennaio 2006 - Author: velenero

diana26Che si sia intellettuali di sinistra, rampanti piccoli imprenditori di destra, studenti arrabbiati, primi della classe in una scuola cattolica, operai, banchieri, ecc. ecc., prima o poi, se si è maschi tra maschi, si finisce per parlare di figa. E quando si parla di figa e qualcuno se ne esce con quel logoro stereotipo secondo cui le donne inglesi sono brutte (lineamenti cavallini, denti storti, ecc), provo a focalizzare lattenzione dei miei interlocutori su Diana Rigg.

Il gruppo inglese ITV è passato alla storia per aver prodotto diversi telefilm di culto (e quando dico "culto", intendo cose che, a rivederle a 40 anni di distanza, sono ancora interessanti ed affascinanti, altro che i vari ER, CSI, 24, Lost… che vengono definite di culto ancor prima di essere prodotte), tra questi cera The Avengers.

Il personaggio di Emma Peel è diventato di culto per almeno due motivi fondamentali:

1) la cura maniacale degli sceneggiatori nel caratterizzare il personaggio (persino nel nome cè un gioco di parole: Emma Peel -> M-Appeal -> Male Appeal)

2) la bravura e la bellezza della Rigg, che ha saputo tenere testa e personalizzare un personaggio che per lepoca era rivoluzionario (era la prima volta che in un telefilm la protagonista femminile aveva un rapporto paritario con il protagonista maschile)

diana21…e poi ci sarebbe un terzo motivo: le tutine attillate!

Come anticipavo in un commento, quando si pensa ad Emma Peel, la si vede nella sua tutina di cuoio nero (serie in bianco e nero) che, ahinoi, nella serie a colori venne sostituita da diverse tutine colorate e meno aderenti (purtroppo gli americani coproducevano e si sa quanto possano essere moralisti).

Purtroppo il cinema non ha mai gratificato la Rigg… dopo la sua partecipazione ad uno 007 (in cui tra laltro James Bond viene interpretato da un tizio sfigato di cui non ricordo il nome), girò diversi film, nessuno dei quali creò al cinema il clamore che The Avengers aveva creato nel pubblico televisivo.

Per curiosità antropologica segnalo Oscar insanguinato di Douglas Hickcox, in cui Diana recita al fianco di Vincent Price…

diana24Ma se qualcuno volesse vederla in tutto il suo splendore, consiglio di procurarsi lepisodio della serie in bianco e nero di The Avengers dal titolo "Un pizzico di zolfo" (i dvd si trovano comodamente in edicola).

2 commenti - Categories: feticci

La legge di Murphy

14 Gennaio 2006 - Author: velenero

murphyIl 13 febbraio prossimo venturo realizzerò un sogno che mi porto dalladolescenza: andare a vedere un concerto dei Bauhaus…

Diciamo che già in parte lavevo realizzato questestate, andando ad un concerto solista di Peter Murphy.

Strano personaggio Peter Murphy… dopo lo scioglimento del gruppo nella prima metà degli anni 80, ha intrapreso una carriera solista fatta di oneste canzoni pop, senza però mai raggiungere le vette di popolarità del suo periodo new wave.

Il problema è che nonostante la sua voglia di lasciarsi il passato alle spalle, la sua voce, la sua figura sono indelebilmente tatuate nellimmaginario goth mondiale… che poi, di goth i Bauhaus non è che avessero molto… certo, hanno cavalcato londa… e Bela Lugosi, e Dark Entries, e la partecipazione a The Hunger di Tony Scott… ma penso che il goth sia qualcosaltro, sicuramente meno importante della musica dei Bauhaus…

Questestate, al concerto organizzato dal Decadence di Bologna, il popolo dark di mezza Italia si era dato appuntamento per un rito di adorazione di massa… tutti vestiti di nero, accessori fetish e capelli sparati in aria, si sono trovati davanti ad un signore biondo, con una camicia coloratissima, che cantava canzoni che nessuno conosceva… tutti ondeggiavano goffamente a tempo di musica, sperando in cuor loro di sentire almeno a fine concerto qualche canzone dei Bauhaus…

Murphy, da vero professionista, ha cantato solo le sue canzoni, lasciando i gotici a bocca asciutta, contenti però di essere stati a pochi metri di distanza dal loro idolo.

Spero che al concerto di Milano, Murphy e soci, dimostrino la stessa professionalità, evitando accuratamente di giocare la carta della nostalgia e del revival degli anni 80 che tanto va di moda ultimamente… e che mi irrita parecchio… perché quando in tempi non sospetti elencavo le tante cose belle prodotte negli anni 80, tutti mi prendevano per il culo e ora che è scoppiata la mania degli eighties, ci si ricorda solo del peggio e "quelli bravi" sono costretti a fare i funamboli di strada, facendosi lanciare addosso le monetine dai passanti incuriositi.

P.S.

Per una conoscenza del Peter Murphy solista, consiglio lo splendido Dust, un album realizzato in collaborazione con musicisti turchi, in cui le melodie pop inglesi si fondono con i suoni mistici che attraversano quel paese affascinante.

7 commenti - Categories: feticci

Autopsie sentimentali

13 Gennaio 2006 - Author: velenero

disamoreDi recente a Dispenser si recensiva Cronaca di un disamore di Ivan Cotroneo; del brano letto in trasmissione, mi ha colpito la considerazione del protagonista secondo cui quando si soffre per la fine di un amore, tutte le sofferenze del mondo passano egoisticamente in secondo piano.

Questimmagine mi ha incuriosito abbastanza da spingermi a comprare il libro.

Appena iniziato a leggere, sono rimasto sopreso dallo scoprire che si parlava della fine di una storia tra due omosessuali; ciò che mi ha davvero sorpreso è stato lo scoprire che, a prescindere dallorientamento sessuale, quando una storia tra due persone finisce le schifezze che succedono sono uguali per tutti: cè sempre qualcuno che genera lo schifo e qualcun altro che lo subisce, cercando di farlo con dignità.

Non ho molta dimestichezza con gli ambienti gay, ma di solito si parla di una maggiore libertà di costumi, una diversa visione del concetto di coppia e cose del genere (tutto ciò fa molto "pettegolezzo parrocchiale anni 50" o "descizione delle abitudini sessuali dei marziani")… invece, almeno secondo quanto racconta Cotroneo, quando ci sono di mezzo sentimenti forti, ci comportiamo tutti allo stesso stupido modo.

2 commenti - Categories: scaffali