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I racconti di zio Velenero (8): La dura legge del durone

9 Luglio 2007 - Author: velenero - 10 commenti

raccontiM. aveva da poco cambiato casa e si era trasferito in un appartamento con una splendida veduta sui colli bolognesi: affacciandosi dal suo balcone, lo sguardo si perdeva tra le forme sinuose delle colline e le varie sfumature di verde della vegetazione che le ricopriva; quasi non sembrava di essere a Bologna, subito fuori porta.

Tutta questa meraviglia andava vissuta a pieno… decise che sarebbe andato a fare un po’ di jogging alla vicina Villa Ghigi.

Per essere una domenica mattina d’estate, il clima era abbastanza fresco… riusciva a correre mantenendo un buon ritmo, senza farsi infastidire dal sole o dall’afa; di tanto in tanto, la visione di un paio di gluetei femminili sodi e finemente levigati dava un valore aggiunto a quella che è già di per sè un’attivita appagante e salutare.

Alternava alla corsa alcuni momenti in cui si sedeva all’ombra di un albero e, dopo aver chiuso gli occhi, respirava profondamente e si godeva il silenzo.

Dopo circa tre ore (anche se dubito che siano state davvero 3 ore, NdV), M., zuppo di sudore ed inebriato dalle endorfine rilasciate dal suo corpo, decise di tornare a casa.

Arrivato nell’appartamento, dopo aver bevuto un sorso d’acqua seduto al tavolo del soggiorno, si chiuse in bagno e, fatta una pisciata liberatoria, cominciò a denudarsi. Mentre si sfilava le mutande, notò che erano macchiate di viola, più o meno in corrspondenza dell’ano.

Il suo unico pensiero, apocalittico e devastante, fu: Oddio, sto per morire di un male incurabile! Ormai è finita.

Infilato l’accappatoio, si precipitò in soggiorno per comunicare la sciagura alla sua coinquilina A.; la trovò che stava cominciando a rassettare per fare le pulizie domenicali, capovolgendo le sedie ed appoggiandole sul tavolo.

“Cosa cazzo è questa?” disse A. mentre capovolgeva la sedia su cui M. si era seduto subito prima di entrare in bagno.

M. si avvicinò e vide che sulla sedia c’era appiccicato un durone di Vignola mezzo spiaccicato.

“Ah…! – esclamò M. con sollievo – Mi ci devo essere seduto sopra mentre ero al parco… Pensa che, un attimo fa, vedendo le mutande macchiate di viola, mi ero convinto di essere malato terminale.”

“Mh… – rispose A. – se tu fossi una ragazza, ci avresti fatto l’abitudine da un bel pezzo a trovarti le mutande macchiate di viola…!”

Categories: i racconti di zio velenero

Discussion (10 commenti)

  1. by alex

    ecco: su cosa ci facesse un durone sulla sedia si potrebbe aprire un dibattito…

  2. by milla

    sfottete pure voi uomini 😛

  3. by Dblk

    !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  4. by Giulia

    Velene’….che schifoooo!!!!

    Senti un po, non e’ da me fare pubblicita’ sui blog altrui, ma questa mi sembra una ‘giusta causa’. Dai un occhio qui: http://www.beppegrillo.it/vaffanculoday/ e vedi se puoi diffondere, partecipare, insomma fare qualcosa.

  5. Cara Cioè,
    mi chiamo Isla ed ho 28 anni.
    Tutte le mie amiche hanno trovato almeno una volta nella vita macchie viola nelle loro mutande. A me non è mai successo, sono normale? Il mio corpo ha qualcosa che non funziona? C’entra qualcosa il fatto che, diversamente da tutte le altre ragazze della mia età, non mi sono ancora mai accoppiata con Velenero?

    Perplessina79

  6. by velenero

    @milla: sfottere? qui nessuno si permette di sfottere… 🙂

    @Dblk: ????????????????????

    @Giulia: mica è colpa mia se fa schifo… è una storia che è successa davvero… per la storia di Grillo, non volermene, ma sono molto perplesso da certe derive populiste…

    @isla: poi sarei io quello che mette in giro strane voci sul conto altrui??? 😀

  7. 😀

    … comunque ancora non capisco cosa dovrebbero avere di viola le donne nelle mutande… Forse hai voluto mantenere il filone monocromatico del blog?!

  8. apparte che sono maiuscola e quindi gaudiosa, ma come la isla io anche mi chiedo: che sostanza di colore viola potremmo mai secernere noi donne?

    Viola dubbiosa.

  9. by Nandina

    in effetti il colore ha lasciato perplessa anche me, poi mi sono ricordata su che blog ero… e allora… 🙂

  10. by Spora

    A parte qualche incidente con dubbi smacchiatori nel vano tentativo di salvare capi ultrafirmatiaccidentiche sfiga, non vedo come le macchie possano diventare violacee.

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